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L’economia circolare: un tema che ci sta a cuore

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L’economia circolare: un tema che ci sta a cuore

Domani, sabato 5 giugno, si celebrerà in tutto il mondo la Giornata mondiale dell’ambiente, ricorrenza istituita dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1972 per ricordare la  Conferenza sull’Ambiente che si è svolta a Stoccolma dal 5 al 16 giugno 1972. A questa importante celebrazione aderiscono oltre 100 Paesi del mondo, tra cui l’Italia.

L’edizione 2021 della Giornata dell’ambiente è di grande importanza: il tema individuato per quest’anno, infatti, è il Ripristino degli Ecosistemi, che ha come obiettivo quello di prevenire, fermare e invertire i danni inflitti agli ecosistemi della Terra, cercando di passare dallo sfruttamento della natura alla sua guarigione.

Proprio in occasione di questa ricorrenza vogliamo parlare di economia circolare, un tema a noi molto caro e che rientra appieno nei programmi di ripristino degli ecosistemi, di cui si è parlato in precedenza. Con il termine economia circolare si fa infatti riferimento a un ciclo economico pensato per rigenerarsi da solo, per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi.

Dal 2020 il modello di economia circolare ha preso sempre più piede in Europa e in Italia, per salvaguardare il pianeta da tutti quei rifiuti che inquinano la Terra e che a fatica si riescono a smaltire in modo corretto. Il concetto di economia circolare si fonda su tre punti saldi, chiamati anche “le tre R”:

  • REDUCE: ridurre i consumi di materia prima, progettando prodotti con un degrado a lungo termine e con una manutenzione semplice e dai con costi inferiori;
  • REUSE: il riutilizzo delle materie prime, così da non perdere quell’energia spesa per generare quel prodotto
  • RECYCLING: il recupero della materia prima 

Nel 2015 l’Unione Europea ha scritto il primo Pacchetto sull’Economia Circolare (EC), un insieme di 54 azioni volte a facilitare la transizione verso un’economia circolare europea che, nel 2020, è stato affiancato dal Circular Economy Action Plan, che nasce seguendo le linee guida dal Pacchetto EC; questo documento contiene tutte le iniziative che l’UE ha deciso di attuare lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti, partendo dalla progettazione e dai processi produttivi, passando poi alla promozione di un consumo sostenibile.

Il modello economico lineare, definito take-make-dispose, si basa sull’accessibilità di grandi quantità di risorse ed energia, ma è sempre meno adatto alla realtà in cui ci troviamo ad operare. Le iniziative a sostegno dell’efficienza possono, da sole, ritardare la crisi del modello economico, ma non sono sufficienti a risolvere i problemi dati dalla natura finita degli stock. La transizione dal modello lineare ad un modello circolare diventa dunque necessaria, che nella considerazione di tutte le fasi – dalla progettazione, alla produzione, per limitare l’apporto di materia ed energia in ingresso e minimizzare scarti e perdite, preservando il valore sociale e territoriale.

Per saperne di più sull’economia circolare è possibile visitare il sito ufficiale dell’Unione Europea.

 

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